… che io seppia, quello è inkiostro!
…l’inchiostro, l’inchiostro…
bisogna ammettere che l’inchiostro ha il suo fascino:
l’inchiostro nero,
il nero,
assenza di colore,
presenza latente di tutta la luce,
assenza di qualcosa che genera essenza di qualcos’altro:
inkiostro.
voglio iniziare così l’avventura di questo blog:
un viaggio mentale,
creativo,
stimolante,
problematico,
perché possa innescare quelle scintille di entusiasmo
e voglia di fare,
voglio punzecchiare le menti altrui,
come capita a me quando qualcosa mi sorprende e m’incuriosisce,
portandomi all’ammirazione,
alla ricerca,
all’informazione,
all’idea,
alla sperimentazione,
al segno.
inkiostro produce “segni”,
e un segno è una cosa incredibile,
vastissima e complessa:
è un’impronta,
è un immagine grafica,
è un simbolo,
è un portatore di significati e di sensi,
è un’indizio,
è un obiettivo o un limite…
ho preso caro l’inchiostro nero,
ma da esso traboccheranno anche inchiostri colorati,
ed ogni sua declinazione è ben accetta:
dall’ inkiostro nascono musiche,
nasce arte,
nascono rime,
nascono disegni,
nascono fotografie,
nascono film,
nasce comunicazione,
nasce cultura.
nasce cultura.
…che mostro st’inkiostro.