MakkoX-Files
Makkox è un papero, una giovane oca del sud Italia, di Formia, di Gaeta, di Formia. Un po’ stagionato, ma tenero dentro. Lui disegna, e racconta soprattutto. Ma insieme. È un fumettista, spesso. Un narratore visivo, sempre. Dai punti di vista, può essere: o uno scrittore che addobba (palindroma, bella! scoperta ora) i suoi racconti coi disegni, o un disegnatore prolisso. Ma non solo. Lui ama colorare. Poi scrive, inchiostra, produce, usa la tavoletta grafica per non sporcare il tavolo a colazione, o quando va in.. va beh. Gli piace, la tavoletta grafica; son sicuro. Immagino si senta come quando Kevin McCallister entra da Duncan e vede tutti quei giocattoli con i quali si può giocare; poterli provare tutti; sperimentarli. E Makkox sperimenta dal 2007. Sul web. Infatti, come figura artistica, nasce in digitale, seppur cresciuto in analogico con gli insegnamenti della zia – adoro questa storiella. Sperimenta nel web, dicevo. Pubblica per passione, e per necessità acetica, i suoi disegni, le sue storielle, i suoi colori. E lo fa proprio in modi e formati non convenzionali. È tra i primi e più prolifici a cimentarsi nello scroll paper digitale: vignettone o storielle sviluppate secondo la lettura a scorrimento verticale tipica del web.

E come si vede qui di fianco, – è lui il papero – a lui piace questo formato perché gli permette di raccontare fortemente anche col disegno, oltre che con i testi scritti, dando, spesso, sorpresa e suspense, creando movimento narrante per mezzo anche di un solo disegno statico.
La sua produzione nasce col suo primo blog su Blogger, canemucca.blogspot, nel quale potete leggere moltissime vignette e storielle. Il nome è ispirato alla sua cagnolina, Mucca, – qui a fianco – alla quale è molto affezionato. Il chi della vignetta, invece, è Antonio Sofi, blogger, giornalista, sociologo della comunicazione, esperto di social network e nuovi media, il quale ha un ruolo importante: di guida, di amico, di consigliere e di collaboratore nei progetti di Makkox. Infatti, come primo impatto, Sofi, è per Makkox, causa di questa vigna e della nascita di un nuovo sito-blog, canemucca.com, che gli permetterà di avere un po’ più di libertà creativa nell’organizzare i propri spazi espositivi e comunicativi. Con lui nasce anche il progetto Coreingrapho, insieme anche a Flaviano Armentaro: sito sperimentale di web fumetto in scrolling verticale, – presentazione, mission e regole, qui – facendo da precursore ideologico e sperimentale a Verticalismi.
Sofi è anche tra gli ideatori e coordinatori del progetto Canemucco – The PaperShow, – qui una simpatica intervista da parte de il Post – nel quale, Makkox, trova occasione particolare ed esclusiva per pubblicazione cartacea del suo come e del suo cosa – dice tutto il gioco di parole. Son tante le cose che ha fatto nel mentre e nel dove, e per questo rimando alla bibliografia e sitografia presenti nel suo ultimo e più recente sito personale. Qui si trovano la mappa biografica e linkografica, e tutte le news, su quello che sta facendo ultimamente. E ultimamente lui sta facendo molte cose. Dopo aver pubblicato storie e vignette: sul web, sui suoi blog, compreso il suo tumblr, e su Coreingrapho, su Macchianera, su Mamma, su il Post e cartaceamente su riviste come ANIMAls e Blue di Coniglio Editore, – con il quale pubblica il suo primo libro, Le [di]visioni imperfette e il papershow di cui sopra – su Internazionale, su Paparazzin di Liberazione, dove nasce l’amicizia con Mauro Biani, su il Male di V&V e su altre riviste, Makkox intraprende una nuova cosa che gli sta a core: l’artigianato. Gli sta a cuore da quando i suoi digitali vengono pubblicati su carta con un rammarico. Lui, di “lavoro”, stampa, e quindi di ‘ste cose ne sa, e ci tiene. Infatti, a tempo debito, ci spiega tutto sulla sua prima autoproduzione: Ladolescenza, una compilation a tema, fatta di due storie già edite e una inedita. Tra queste, Cicale è quella che più m’ha commosso.

L’albo l’ha stampato in due edizioni: una normale – che sempre curata, e personalmente, era – e una a tiratura limitata di 200 copie, numerate e con l’acquerello e colla carta bella rilegata a filo – io ci ho il 46/200 e questo è il mio acquerello, ecoline anzi. –>
Gli albi finiscono in pochi giorni. Così si presta subito a una riedizione di Ladolescenza e alla produzione di un’altro paio di libri: uno, la non-raccolta di un bel po’ di vignettone pubblicate su il Post, con le quali mette su una tragedia, Post Coitum, quella del nostro Paese, dei suoi cittadini, dei suoi governanti e delle cose che accadono; l’altro, Se muori siamo pari, un’altra compilation a tema, questa volta sul suo rapporto con l’odio. Al solito (suo), si applica per due edizioni di ciascun libro: la standard, disponibile in anteprima sul web, prima che in libreria, grazie al suo editore, Bao Publishing, anche in opzione abbinata dei tre libri, e la deluxe, quella tutte gioie sue – e nostre.
Ecco i disegnetti che ha fatto sui miei albi.



